26 febbraio 2011

Ercole Pignatelli dipinge il nuovo Pirellone

In edicola con 20Centesimi

Sarà Ercole Pignatelli a realizzare la prima opera d'arte esposta nella nuova sede della Regione Lombardia. Come molti suoi amici d'infanzia sanno, Pignatelli è uno dei salentini domiciliati a Milano maggiormente dotati di senso estetico. Certo, seguito a ruota dal designer Fabio Novembre, che però in questo caso ha la scusante di occuparsi, in genere, di decorare spazi ben più piccoli. E poi non è un artista a tutto tondo come Pignatelli. Per questo motivo, nient'altri che il nostro Ercole è stato chiamato a svolgere questo compito molto particolare. Rendere ancora più speciale Palazzo Lombardia, la nuova sede istituzionale - alta 161 metri e rotti - di un'amministrazione regionale artisticamente molto avanti. Come farà Pignatelli a realizzare la sua missione? Riuscirà a riqualificare l'immagine dell'edificio di calcestruzzo armato più alto d'Italia, la cui costruzione ha causato l'abbattimento di uno dei più begli esempi di giardino urbano milanese, e 15.000 firme di protesta da parte dei residenti del quartiere Garibaldi-Repubblica? Che tecnica utilizzerà?

Naturalmente, lo farà nel modo in cui gli è più congeniale: ricoprire di ramificazioni fitomorge violacee due pareti di cartongesso da 18 metri per 3 e 16 metri per 3, collocate in uno dei sei ingressi di Palazzo Lombardia.
I soliti leccesi geneticamente incapaci di celebrare il talento di un loro conterraneo, avranno tirato un sospiro di sollievo, all'idea che non sarà un altro luogo pubblico situato nella loro città ad essere beneficiato dall'intervento della mano di Pignatelli.
I lettori dotati di molto meno senso estetico rispetto al Maestro ricorderanno forse "Germinazioni" il gruppo scultoreo di cui, in una recente incursione, ha dotato la sua città d'origine, fra l'altro riuscendo a centrare l'obiettivo - praticamente impossibile - di non riuscire a riqualificare neanche un rondò superstradale semidesertico, nella periferia Nord di Lecce. Non gli avevamo chiesto di rifare piazza Duomo, per intenderci. E menomale. Qualche lettore particolarmente affezionato ricorderà il modo in cui eravamo riusciti a venire a capo della complessa iconografia del gruppo scultoreo, dopo qualche giorno di perplessità muta. Avevamo spiegato come l'agglomerato effetto pietra leccese, non fosse altro che "una metafora alla De Andrè ['dal letame nascono i fior' ndr], appena deposta in quantità industriale dai due uccelli che torreggiano in cima all'opera d'arte".

Neanche le più orrorifiche visioni dell'inferno che un ciellino come Roberto Formigoni deve covare in sé, potranno rendere giustizia al lavoro di giornate e giornate trascorse sui ponteggi alti 4 metri, da parte di un Pignatelli lasciato libero a inseguire la sua ispirazione e la sua verve, particolarmente affezionata agli intrichi di vegetali e di corpi femminili.
Uno dei drammi della storiografia artistica moderna è rappresentato da quello che ignoriamo sulle esitazioni, sui pentimenti, in una parola sul backstage dei grandi capolavori della figurazione. L'esempio da manuale è la suggestione immensa che esercitano da secoli nei confronti di critici, conoscitori, artisti, registi le 450 giornate di lavorazione che costò a Michelangelo il Giudizio Universale in Sistina.


Per fortuna, non sarà questo il caso del monumentale cartongesso di Ercole Pignatelli a Palazzo Lombardia. Non saranno documentate solo le prime pennellate inaugurali inferte alla parete da Roberto Formigoni in persona. Per inciso, l'episodio è realmente accaduto nei giorni scorsi e ha portato alla realizzazione, anche grazie all'occhio del Maestro che seguiva da presso l'Allievo, di "un tronco d'albero di colore blu oltremare e un grappolo d'uva viola bordeaux". Ogni giorno di lavoro, dalle 10 alle 14, fino al 20 marzo o comunque fino a che l'opera non sarà giudicata compiuta dal Maestro, tutto quello che avverrà fra Ercole Pignatelli e la parete bianca sarà ripresa dalla videocamera del figlio di suo figlio Daniele. Il risultato di tanto amore filiale e finanziamento regionale sarà distribuito tramite pratico cofanetto libro + dvd.
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