18 aprile 2009

Pomeriggio 5, il peggior modo di raccontare il terremoto in Abruzzo



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La più brutta speculazione sulle vittime del terremoto in Abruzzo la sta facendo, più o meno quotidianamente, la trasmissione postprandiale dell'ammiraglia Mediaset, conosciuta dietro il nome di Pomeriggio 5.
Non perché sia particolarmente cupa, e dunque perché affetti sentimenti che da remoto non si possono avere e, sempre da studio, pianga lacrime che non ci si può permettere piangere. Né perché sia particolarmente allegra, e dunque distaccata dal dramma che ciascuno dei suoi inviati, per non parlare dei loro intervistati, per ogni pochi minuti di collegamento ben riuscito, vive cento, mille volte moltiplicato nel resto della giornata, trascorsa fra sforzi di dimenticare e altri di ricordare dove possano essere finite le proprie cose.

Il punto vero è probabilmente il fatto che Pomeriggio Cinque tratta il problema dell'emergenza in Abruzzo semplicemente come uno dei tanti fatti e casi di cronaca - nera, rosa, fucsia - di cui si occupa e già si occupava ogni giorno.

La redazione sceglie intervistati come si scelgono concorrenti del gioco dei pacchi di Rai Uno: il più possibile dialettali, buffi e grotteschi. Quando di grottesco c'è solo il suo lavoro.
Le sue interviste pomeridiane Barbara D'Urso le effettua solo a vecchiette con vocina, che diventano immediatamente "personaggio", e che si richiamano dunque il giorno dopo. Anziane non particolarmente colpite dal sisma, ma abbastanza dalla vecchiaia, cui viene richiesto di cantare a comando canzoncine popolari che, con lo sfondo delle macerie, hanno un retrogusto molto più che dolceamaro (che è proprio il titolo di un brano con cui la stessa vecchina si esibisce per ben due volte nella giornata di questo giovedì, una volta al mattino e una al pomeriggio, come un qualche medicinale di cui non ha affatto bisogno, ma che le viene somministrato comunque, secondo questa posologia da tempi televisivi).

Non mi riesce di immaginare un trattamento simile per questa e per altre gravi storie di cronaca. Non fa pari neanche con la mancata compassione per i concorrenti eliminati da questa edizione del Grande Fratello espressa da Barbara Alberti, mentre li accusa tutti di falsità. Anna Pettinelli, in loro difesa, dichiara da uno studio esterno che invece erano anni che non si divertiva così tanto, che dei concorrenti del Grande Fratello non riuscivano a intrattenerla a questo livello. Come se fosse anche lei chiusa nella casa dei suoi beniamini, e non potesse sapere di quello che sta succedendo a poche centinaia di chilometri da casa sua, non esprime neanche una sola obiezione di coscienza, mentre affronta l'argomento, né deve essere particolarmente incosciente, per farlo. E' semplicemente chiamata a fare questo e, se non si ritiene in missione per conto di Dio, partecipando a Pomeriggio Cinque, si deve sentire comunque molto al di sopra della normalità.

Fortuna che qualche secondo dopo ci si collega dalla casa di Eva Henger, che ha figliato per la terza volta, e che sembra veramente felice.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fate un petizione alle autorita' che far chiudere Pomeriggio cinque.
E' il programma piu' schiffoso che la tv abbia mai avuto.
Vedete in questi giorni la diatriba di sto cazzo di george.
grazzie

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